Come le criptovalute potrebbero stabilizzare l'inflazione.

Possiamo comprare meno perché il nostro denaro sta perdendo valore. Sono necessarie soluzioni contro l'inflazione eccessiva. In questo contesto si discute di criptovalute. Le criptovalute sono indipendenti dall'attuale sistema monetario e non sono quindi controllate dallo Stato o dalla banca centrale. Sono resistenti all'inflazione manipolabile. Perché? Vediamo innanzitutto come può nascere l'inflazione.

Oggi il governo e la banca centrale possono aumentare l'offerta di moneta in qualsiasi momento, a seconda delle necessità. Se la aumentano in modo significativo, in Germania circola più denaro di quanto produciamo beni e servizi a livello nazionale. Se c'è più denaro, la gente vuole comprare più beni e servizi. Di conseguenza, i prezzi aumentano e il denaro vale meno.

Inflazione deliberatamente bassa

Quello che molti di noi non sanno è che la politica monetaria della banca centrale mira deliberatamente a raggiungere un'inflazione costante del 2% all'anno. Questo ha un effetto positivo sulla crescita economica. Allo stesso tempo, però, questo significa anche che il nostro denaro viene deliberatamente svalutato ogni anno. Immaginiamo ora la situazione in termini puramente matematici. Se 20 anni fa avete versato 100 euro sul vostro conto di risparmio e l'inflazione era del 2% ogni anno, l'importo risparmiato oggi ha un potere d'acquisto di poco inferiore a 70 euro. Nel 2040, i 100 euro varranno ancora 13,26 euro. E se il tasso d'inflazione continua a salire, in vecchiaia potrebbero valere ancora meno.

Il tasso di inflazione sale

In Germania, negli ultimi due anni il tasso di inflazione è salito ben oltre l'auspicato 2%. Nel 2022 il tasso di inflazione è stato eccezionalmente alto, pari al 7,9%. Un'inflazione di questo livello significa che il denaro perde rapidamente potere d'acquisto nel tempo, portando a una massiccia svalutazione del reddito. Di conseguenza, la domanda di consumi e investimenti si indebolisce, poiché le persone hanno meno potere d'acquisto e possono permettersi meno. Ripetiamo l'esempio di calcolo teorico, questa volta con un'inflazione dell'8%: oggi versate 1.000 euro sul vostro conto di risparmio. Con un tasso di inflazione annuo dell'8%, tra 20 anni i vostri risparmi avranno un potere d'acquisto di soli 215 euro.

Per questo motivo, le banche centrali cercano di ridurre l'inflazione troppo alta. Uno dei loro strumenti è l'aumento del tasso di base. Ciò significa che i prestiti diventano più costosi e che si prende meno denaro in prestito. Chiunque abbia un prestito o un mutuo deve pagare tassi di interesse più alti. Se non riuscissero più a rimborsare le rate, le banche si indebolirebbero e questo potrebbe portare a una crisi finanziaria.

Le criptovalute offrono la possibilità di evitare la svalutazione. Sono gestite in modo decentralizzato da una comunità di utenti. Inoltre, l'importo totale delle criptovalute più note, come il Bitcoin, è limitato. Ciò significa che la loro quantità non può essere aumentata a piacimento da un organismo centralizzato, come avviene nel nostro attuale sistema monetario. La scarsità dei bitcoin è già pre-programmata in modo trasparente e immutabile, per così dire, il che impedisce l'inflazione.

Come si vede, le criptovalute hanno un grande potenziale come copertura dall'inflazione. Tuttavia, bisogna anche tenere presente che sono esposte a molte fluttuazioni di prezzo e potrebbero necessitare di una regolamentazione ancora maggiore. Le discussioni sono in corso. Non possiamo dire oggi a quali sistemi monetari ci affideremo in futuro. In ogni caso, le criptovalute ci permettono di ripensare alla questione della conservazione del valore del denaro.